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Studenti a scuola di Braille nella nostra Uici

Le mani di uno studente stringono un punteruolo. Sono appoggiate su un foglio con caratteri in Braille. Lo studente indossa una giacca di velluto marrone a costine

È stato un successo l’evento promosso dalla nostra Uici insieme ai dirigenti e ai docenti dell’istituto Mazzocchi e che ha portato una sessantina di ragazzi delle prime e delle terze classi superiori a sperimentare laboratori che avvicinano alla disabilità visiva e all’alfabeto Braille: il prezioso strumento che consente alle persone che non vedono di leggere e accedere a tutto il patrimonio culturale disponibile al mondo.

“L’incontro con gli studenti – racconta Gigliola Chiappini, presidente Uici di Ascoli Piceno e Fermo – è stato promosso nella nostra sede, in collaborazione con il Centro Officina dei Sensi, nell’ambito delle celebrazioni della Giornata nazionale del Braille che è sempre un momento molto importante per tutti i nostri soci. I ragazzi hanno potuto provare gli ausili tecnologici che i loro coetanei con disabilità visiva utilizzano per lo studio, vivendo una nuova esperienza che ha contribuito ad abbattere barriere, avvicinandoli al mondo dei loro compagni”.

Nel corso dei laboratori, gli studenti, bendati, si sono cimentati anche nella realizzazione di piccole sculture di argilla e di uno spazio tavola.

“Ci hanno sommerso di domande – spiega la presidente Chiappini -. Erano curiosi di sapere come riusciamo a gestire ogni singolo momento della nostra giornata, come facciamo a preparare un pasto o a muoverci in casa. E di questo siamo molto felici, perché la loro curiosità è sintomo di interesse e confidiamo nel fatto che questa esperienza resterà nella memoria come una marcia in più nella gestione dei rapporti con i compagni che stanno affrontando un percorso più complesso. La vicinanza degli amici, in molti casi della vita, può fare davvero la differenza, soprattutto alla loro età.

Ringraziamo di cuore la dirigenza dell’istituto e tutti i docenti che ci hanno accolto e ascoltato: la loro sensibilità, insieme a quella dell’assessore Massimiliano Brugni, presente all’evento, ci spinge a fare sempre meglio affinché la distanza con la disabilità sia sempre più una questione di strumenti e possibilità, e sia abbattuta dalla conoscenza”.