Il 30 maggio presso l’aula Magna dell’Istituto Tecnico Agrario Statale “Celso Ulpiani” sono stati presentatii due libri che possono essere toccati e ascoltati anche da chi non legge con gli occhi ma con le mani.
La Dirigente dell’istituto Tecnico Agrario Prof.ssa Maria Luisa Bachetti ha aperto i lavori, ringraziando l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sezione di Ascoli Piceno rappresentata dal Presidente Cav. Adoriano Corradetti e dal Presiedente regionale Dott. Armando Giampieri e dall’assistente sociale Erika Valenti per l’opportunità data alla scuola di crescere ed educare i propri ragazzi nel rispetto delle diversità. Aspetto sottolineato anche dall’Assessore ai servizi sociali del Comune di Ascoli Piceno Prof.ssa Donatella Ferretti.
Il progetto “Anni Verdi” ideato da Emanuela Storani, consulente per la riabilitazione dell’UICI, nasce dall’amore incondizionato che due genitori hanno verso la loro figlia, Anna Laura, dalla loro continua ricerca di esperienze e proposte inclusive e stimolanti, creando qualche spazio di relazione nella testa, nello spazio e nel cuore di chi frequenta la scuola pubblica, a cominciare dagli alunni e insegnati.
Proprio grazie alla professionalità e disponibilità dell’assistente educativa Carla Cecconi della Cooperativa Pagefa, degli insegnati Sabrina Simonetti e Enrico Pierantozzi e di alcuni alunni delle classi III, IV, V e VI che hanno voluto dedicare un po’ del loro tempo a una ragazza “speciale” si è dato vita a un laboratorio tattile finalizzato alla realizzazione di due libri, dove giorno dopo giorno le foglie dell’ulivo, la menta, il rosmarino e tante altre cose hanno trovato posto in maniera ordinata e significativa su pagine colorate.
Il centro di trascrizione regionale braille coordinato dal Dott. Christian Pasqualini ha poi tradotto il testo in Braille e caratteri in nero ingranditi.
Il dirigente UMEA Dott. Vinicio Alessandroni ha ribadito l’importanza del lavoro di rete.
All’evento era presente il conigliere regionale Avv. Giulio Natali, che ha sottolineato l’importanza di lavorare in rete tra l’associazione e le istituzioni.
Un grazie ad Anna Laura e ai suoi genitori.
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